Coerenza ed ingegneria

"Casa sulla cascata", Frank Lloyd Wright


La categoria di coerenza è centrale nell’ingegneria. Il prodotto di quest’ultima trova infatti il suo scopo nella relazione con l’ambiente circostante, che ne definisce le caratteristiche ed il perché di esistere. Allo stesso tempo l’opera artificiale ridefinisce il luogo in cui si trova, per cui ad esempio una valle, al fondo della quale venga costruita una diga, può diventare un bacino di raccolta idrica, il mare solcato da una nave diviene un tramite attraverso cui muoversi, un cellulare ridefinisce la funzione della nostra mano. Si arriva ad un punto in cui naturale ed artificiale sono a tal punto legati da non poter più comprendere appieno l’uno senza tener conto dell’altro, vi è una profonda coerenza tra essi.
È l’uomo il collante tra opera ingegneristica e natura, l’elemento che unisce artificiale e naturale senza opporli. Il prodotto della tecnica è utile infatti a conciliare le necessità imposte dal progresso e dalla società con i vincoli naturali. Dunque naturale, artificiale e uomo formano un insieme coerente.
L'ingegnere nel suo lavoro deve dunque chiedersi quale sia il modo di operare più coerente possibile con l'ambiente circostante, come i problemi del territorio su cui lavora o l'ambiente sociale con cui la sua opera impatterà. Deve riuscire ad adattare i modelli risolutivi che gli vengono dati dalle sue conoscenze teoriche alla situazione reale con cui si trova ad interagire, in modo che il suo lavoro sia coerente con esso.

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